Trattintreno

Disegno, Pittura su Carta; Work in Progress

Il treno come la corriera, l’autobus, la metro, in generale tutti i mezzi pubblici sono una realtà che da sempre hanno scandito le mie giornate.

Sono stata pendolare fin da quando andavo a scuola e lo sono rimasta quando dovevo recarmi in ufficio a lavorare.

C’è un intero campionario di umanità che si può incontrare sui mezzi di trasporto pubblico, persone di ogni età, ceto sociale e nazionalità e una varietà di storie e vissuti che nell’esperienza comune del viaggio quotidiano senti allo stesso tempo legati a te e totalmente distanti, alieni.

Nel 2017 ho iniziato a catturare su carta tutto questo.

Il tutto è iniziato quasi come esercizio, una specie di passatempo, ma tracciando quelle linee ho cominciato a rendermi conto che stavo mettendo su carta una consistente parte di quello che era la mia vita e che con questi “ritratti rubati” ritraevo in realtà scene che avevo impersonato io stessa nei miei tanti viaggi quotidiani, disegnando gli altri in qualche modo la distanza si assottigliava.

Quello che doveva essere lo schizzo di un momento è poi diventato un progetto continuativo, tutt’ora aperto, un progetto di osservazione del mondo circostante per non farsi sommergere e inglobare dalla routine e dall’alienazione.

Il progetto è nato su un treno e da questo non-luogo ha preso il nome.

Sicuramente il progetto nato e in gran parte evolutosi su rotaia è stato inevitabilmente caratterizzato da questo specifico contesto, ciononostante vuole parlare e raccontare più in generale la vita che si può incontrare su qualsiasi mezzo pubblico, stazione o fermata dell’autobus, perché il soggetto centrale è l’incredibile varietà che occupa questi luoghi in movimento, divisi tra solitudine e affollamento, dove una grandissima parte delle persone passa una grandissima parte della propria vita.